Obiettivi dell'azienda"La creatività, gli ideali e il coraggio della gioventù di tutto il mondo devono essere mobilitati per creare una collaborazione globale, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile e assicurare un migliore futuro per tutti."(Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo, Conferenza delle Nazioni Unite, Rio de Janeiro, giugno 1992.) Lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità, per assicurare un migliore futuro per tutti, sono obiettivi da raggiungere a partire da principi proclamati dalle Nazioni Unite, dalla Comunità Europea, dallo Stato Italiano, dalle associazioni ambientaliste etc. in innumerevoli Atti, Risoluzioni, Programmi di azione etc. (Citiamo alcuni esempi) * Facendo propri questi obiettivi l'azienda agricola Altaura e Monte Ceva ha iniziato la rinaturalizzazione dei paesaggi agrari e boschivi di pianura e di collina di proprietà, proponendosi di raggiungere un equilibrio tra esigenze dell'uomo e della natura e tra recupero delle tradizioni e metodi innovativi nella conduzione dell'azienda. Il passaggio da una campagna delle origini, che doveva produrre solo nutrimento materiale, a quella attuale, in evoluzione, che propone anche di accogliere, divertire, istruire ed educare consente all'agricoltore e all'operatore forestale di valorizzare la campagna come paesaggio rurale da conoscere e apprezzare e di dare quindi un esempio di sviluppo sostenibile e integrato in agricoltura. In questo senso l 'agricoltura diventa "agricultura" e si può inserire anche nel mercato culturale dei beni e dei servizi simbolici, ambientali, paesaggistici, di benessere fisico e psichico. Con questo spirito nel 1998 in tutta l'azienda si è iniziata la conversione al metodo di coltivazione biologico. Recenti studi hanno accertato e anche noi verifichiamo nella nostra fattoria che questo metodo aumenta la biodiversità in tutti gli anelli della catena alimentare, con la presenza di un maggior numero di animali selvatici e/o piante. In entrambe le aziende i restauri degli edifici aziendali sono stati eseguiti con le tecniche dell'architettura bioecologica e per il riscaldamento sono state installate le caldaie a biomassa legnose che vengono alimentate con i prodotti della potatura delle siepi e del bosco. Nel 2000 l'azienda è stata aperta al pubblico come Fattoria Didattica. Le attività e i percorsi proposti ai visitatori sono stati concepiti con l'intenzione di dare un piccolo contributo alla diffusione del patrimonio collettivo di conoscenze che offrono l'ambiente, i paesaggi agricoli e le tradizioni, di far sperimentare, apprezzare e godere valori e sensazioni del mondo agricolo e di dare la possibilità concreta di verificare quale sarebbe l'entità della perdita se non si seguissero le indicazioni espresse dagli organismi internazionali, comunitari, nazionali e locali in tema di tutela ambientale.La fattoria didattica, coinvolgendo piccoli e adulti auspica che "i problemi ambientali vengano affrontati al meglio con la collaborazione, ciascuno al proprio livello, di tutti i cittadini interessati" (principio 9 e 10 della Dichiarazione di Rio) e che questi ultimi promuovano attivamente la conservazione e la tutela del territorio agricolo. Maria Dalla Francesca, titolare dell'Azienda. Padova, agosto 2005.
*Codice dei beni culturali e del paesaggio,ai sensi dell'articolo 10 della
legge 6/7/2002, n 137.Decreto Legislativo 22/1/2004, n. 41, entrato in vigore
il 1/5/2004. |
S.E.M.I.
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